Europa League, ottavi di finale: Roma - Brighton 4-0

ROMA-Brighton 4-0

(13’ Dybala, 43’ Lukaku, 64’ Mancini, 68’ Cristante (R)) 

ROMA (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, N’Dicka, Spinazzola (82’ Llorente); Cristante, Paredes (72’ Bove), Pellegrini; Dybala (72’ Baldanzi), Lukaku (88’ Azmoun), El Shaarawy (88’ Zalewski).

Nel match di andata degli ottavi di finale di Europa League, una Roma straripante schianta il Brighton di De Zerbi all’Olimpico con un secco 4-0. 

Daniele De Rossi non tradisce la propria filosofia di gioco, continuando a puntare sul 4-3-3 che tanto bene ha fatto finora nella sua esperienza sulla panchina giallorossa. Confermato Svilar tra i pali, i terzini sono Celik a destra (che viene preferito a Karsdorp) e Spinazzola a sinistra che fa rifiatare Angeliño. A guidare la difesa Mancini affiancato da N’Dicka. A centrocampo cabina di regia affidata a Paredes, con Cristante e Pellegrini ai suoi lati. In avanti il solito tridente con Dybala, Lukaku ed El Shaarawy.

Nella prima frazione di gioco la Roma parte fortissimo e dopo appena 2 minuti e 30 secondi, Spinazzola dalla sinistra serve un cioccolatino sulla testa di Lukaku che di testa indirizza troppo centralmente, esaltando i riflessi di Steele. Meno bravo il portiere inglese al 4’, quando con un passaggio forzato in un’uscita dal basso, sbaglia e favorisce il recupero di Paredes. L’argentino serve Pellegrini che a sua volta trova Lukaku in area: il destro del belga è strozzato e sfila sul fondo. Al 6’ prima occasione per il Brighton con Adingra che punta e dribbla Celik dalla sinistra e la mette in mezzo provocando l’autopalo di N’Dicka.

Al 12’ la Roma passa in vantaggio. Paredes sfrutta la voragine lasciata centralmente da Dunk e Van Hecke e con un meraviglioso passaggio filtrante trova il taglio di Dybala. La Joya controlla con il mancino e salta Steele in uscita, depositando in rete l’1-0. C’è qualche dubbio sulla posizione del 10 giallorosso, che il VAR con un rapido check fuga immediatamente. È infatti Lamptey a tenere in gioco l’argentino non salendo in tempo con la linea difensiva dei Seagulls.

Al 24’ reazione degli uomini di De Zerbi, ancora con Adingra che sfonda a sinistra e mette in mezzo un cross invitante per Welbeck. L’inglese stacca di testa e colpisce verso la porta ma un attento Svilar risponde.

Al 43’ Lukaku raddoppia. Su un lancio apparentemente innocuo di Paredes, Dunk si incarta e regala il pallone al belga che si invola verso la porta di Steele e lo fredda con un preciso mancino sul primo palo.

Nel primo dei 3 minuti di recupero Svilar salva la porta della Roma. Sull’ennesima sgasata di Adingra, Welbeck colpisce di testa ma ancora una volta il portiere giallorosso alza sopra la traversa con un miracolo.

De Zerbi prova a cambiare le carte, inserendo all’intervallo Ansu Fati al posto di un evanescente Enciso. Al 57’ imbucata di Igor tra le linee per il taglio interno di Adingra che per la terza volta nel match trova Welbeck che stavolta prova di sinistro ma mette alto sopra la traversa.

Al 64’, dopo un altro check al VAR, arriva il 3-0. Angolo dalla destra di Pellegrini allontanato da Van Hecke, la difesa del Brighton sale lentamente ed El Shaaawy con un bel cross a giro dalla sinistra, trova Mancini sul secondo palo che con il destro uncina il pallone, prendendo in contro tempo Steele.

Neanche quattro minuti dopo la Roma trova il poker. Pressione alta del Brighton saltata con una bella combinazione tutta in verticale Spinazzola-El Shaarawy, Spinazzola-El Shaarawy. Il cross del Faraone trova l’inserimento di Cristante nel cuore dell’area di rigore del Brighton, che di testa la gira in porta battendo per la quarta volta Steele.

Il Brighton abbozza un tentativo di reazione e ci prova al 74’ con Buonanotte che svirgola col destro da centro area dopo una bella incursione di Ansu Fati. Ci prova poi Dunk all’80’ con un piattone da appena dentro l’area di rigore giallorossa ma il tiro si spegne sopra la traversa.

Negli ultimi dieci minuti più recupero girandola di cambi ma non accade più nulla. La Roma vince e convince, mettendo una firma importante sul passaggio del turno.